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miércoles, 11 de septiembre de 2013

GABRIELA


GABRIELA, es una película brasilera de 1983, dirigida por Bruno Barreto y basado enla novela Gabriela, clavo y canela de Jorge Amado.

En 1925, Gabriela se convierte en cocinera y esposa de Nacib, el propietario del bar de una pequeña localidad costera brasileña. Sin embargo, el hombre no tarda en cansarse de la forma de ser de su mujer, en muchas ocasiones algo ordinaria. Para colmo, un día la encuentra en la cama con su amigo Tonico, hecho que le llevará definitivamente a anular el matrimonio. (FILMAFFINITY) (1)

Contrastanti le dichiarazioni di Mastroianni in merito. Prima d'iniziare il film, infatti, Marcello comunica ai giornali: «Non prevedo difficoltà a fare questo personaggio: Nacib è arabo, è mediterraneo, quindi molto simile all'italiano. È semplice, vuole vivere, sopravvivere e amare. Ed io mi sento molto vicino a lui [...]. Ho letto il libro e mi è subito piaciuto, ho letto il soggetto e l'ho trovato ottimo, ho conosciuto Barreto e abbiamo subito simpatizzato. Perché non avrei dovuto accettare? Non ho comunque visto Donna Flor e i suoi due mariti, il film di Barreto presentato anche in Italia, ma tutti lo hanno elogiato». In seguito, durante una partecipazione televisiva alla trasmissione-contenitore domenicale di RAI 1, Domenica In (edizione 1983-84), a una domanda del conduttore Pippo Baudo su Sonia Braga, l'attore risponde testualmente «È una "cozza" nera!» Sorpreso e convinto che si tratti di una gaffe, Baudo riprende affettuosamente l'attore, magnificando la Braga quale sex-symbol e diva delle tele-novelas, al che Marcello rincara la dose e tentando di riparare, perfeziona la frase in «Beh, è una BELLA cozza nera!». In seguito alla sua prima distribuzione in Brasile, il film scontenta parecchi critici locali. Il noto quotidiano «O estado de S. Paolo», definisce la pellicola «la grande delusione dell'anno». Lo stesso Jorge Amado, dopo aver assistito alla proiezione, elogia simpaticamente gli attori e pronostica un grosso successo di pubblico, ma critica altresì il fatto che il personaggio interpretato da Mastroianni, il turco Nacib, sia stato trasformato in un italiano. I giornali locali aggiungono che «gli attori non hanno colpa del fallimento». Per «O Globo» sono inoltre eccessive le scene d'erotismo. Secondo i critici brasiliani il film è costato tre milioni di dollari; il solo Mastroianni avrebbe percepito 600.000 dollari. (2)


FICHA TÉCNICA

Título: Gabriela

Título original: Gabriela, Cravo e Canela

Dirección: Bruno Barreto

País: Brasil

Año: 1983

Duración: 99 min.

Género: Romance, Comedia

Reparto: Sonia Braga, Marcello Mastroianni, Antonio Cantafora, Paulo Goulart, Ricardo Petráglia, Lutero Luiz, Tania Boscoli, Nicole Puzzi, Flávio Galvão, Joffre Soares, Maurício do Valle, Nildo Parente, Ivan Mesquita, Luiz Linhares, Emile Edde, Antonio Pedro, Nelson Xavier, Nuno Leal Maia, Laura Vasconcellos, Cláudia Jimenez, Chico Díaz, Fernando Ramos da Silva, Marcus Vinícius, Chico Santos, Míriam Pires, Paulo Pilla, Lidia María Pía, Mario Jurado, Lucy Mafra, Alcides Martinelli, Maria Zenaide, Sandro Solviatti, Arminda Amorim, Iris Nascimento, Haylton Farias, Lourival Felix, Jorge Carcavallo, Divana Brandão, Mônica Torres, Marcia Brito, Isabel de Groote, Bianca, Tereza Mascarenhas, Fabio Villaboim

Distribuidora: C.B. Films

Productora: Sultana

Autor de la novela: Gabriela, Cravo e Canela: Jorge Amado

Casting: Gabriel Alvarega

Departamento artístico: Ana Cláudia, Cosme do Sacramento, Cristina Cirne, Hélcio do Carmo, Paulo Dubois

Departamento editorial: Denise Fontoura, Elvira Zincone, Laura Caccianti, Marta Luz

Departamento musical: David Franco

Dirección: Bruno Barreto

Dirección artística: Hélio Eichbauer

Diseño de producción: José Joaquín Salles

Fotografía: Carlo Di Palma

Guión: Bruno Barreto, Flávio R. Tambellini, Leopoldo Serran

Maquillaje: Conceicao dos Santos, Giuseppe Banchelli, Guilherme Pereira, Jamie

Montaje: Emmanuelle Castro

Música: Antonio Carlos Jobim

Producción: Harold Nebenzal, Ibrahim Moussa

Producción asociada: Hélio Ferraz

Sonido: Alvaro Gramigna, Cláudio Farias, Fernando Caso, Gabrio Astori, Gilles Ortion, Giorgio Fabianelli, Jean-Claude Laureux, Romano Pampaloni

Vestuario: Celia Menezes Diana Eichbauer Maria Augusta Teixeira, Viviane Soares Sampaio

SINOPSIS

Nacib (Marcello Mastroianni) es el dueño del bar Vesubio un pueblito costero de Brasil a mediados de los años '20., y en estos momentos está pasando por una pequeña crisis ya que ha perdido a su cocinera y debe realizar una cena multitudinaria muy importante. Aunque contrata a dos gemelas le sigue faltando a alguien que sepa cocinar. Pero pronto aparecerá Gabriella (Sonia Braga), una muchacha que desea establecerse en Ilheus como cocinera o empleada doméstica, a pesar de las súplicas de su amante que planea ganar dinero plantando cacao, la chica tiene deseos que el ingenuo Nacib no puede llenar. Tierna comedia sobre amor y sexo basada en la novela de Jorge Amado. Dirigió Bruno Barreto (Doña Flor y sus Dos Maridos) y en la banda sonora se lucen tipos como Jobim y Gal Costa.(3)



COMENTARIOS:

Nacib, called "The Arab," runs the Vesuvio Bar, which is the central gathering spot for the townspeople of a small Brazilian community in 1925. The men, whether of high or low class, are obsessed with controlling their women. When one of them shoots his wife and her lover, his peers celebrate the act.

Looking for a new servant in the marketplace, Nacib hires Gabriela, an attractive peasant who has fled the rural countryside during a drought. Much to the Arab's delight, he finds her not only to be an excellent cook but an incredible gourmet of sexual play. She comes into his dull life as manna from the wilderness.

Gabriela is based on Jorge Arnado's classic 1958 novel Gabriela, Clove and Cinnamon. The story centers on sexual politics while also portraying the flavor and floundering of a community undergoing a transition from the old ways to the modern. Nacib, an outsider, desperately tries to win the approval of the town's power holders. When he sees their delight in Gabriela and one of them suggests he marry her, he follows the advice.

Once they are wed, the level of their mutual passion is greatly diminished. Nacib savors the full bloom of Gabriela's womanhood but is embarrassed by her illiteracy and lack of interest in respectability. She would rather attend a circus than a poetry reading. When he finds her in bed with another man, Nacib kicks Gabriela out of his home and life.

Director Bruno Barreto, who was at the helm of Dona Flor and Her Two Husbands (1976) again demonstrates his facility for making spicy films that blend sex, comedy and social commentary on Brazilian mores. Sonia Braga, who was so seductive in Dona Flor and Her Two Husbands and so tantalizingly erotic in I Love You (1982), plays Gabriela as a woman possessing animal magnetism, childlike exuberance, and bold abandonment — a winning combination.
Marcello Mastroianni is convincing as Nacib, a social climber whose good looks, ability to savor pleasure, and vulnerability make him a perfect partner for Gabriela. Eventually, the owner of the Vesuvio Bar realizes that the sexual energy he derives from his relationship with Gabriela is poetry itself. They are reunited in a coupling that could only be described as volcanic. (4)

Gabriela was based on Jorge Armado's novel Gabriela, Clove and Cinammon, which also served as the source of a typically steamy Brazilian TV soap opera. Set in 1925 (when the novel was first published), the film stars Marcello Mastrioanni as Nacib, a bartender in the Bahian village of Parati. When a drought descends upon the surrounding countryside, slovenly-but-sexy Gabriela (Sonja Braga) wanders into Parati with some friends and relatives. Immediately entranced by Gabriela's earthy sensuality, Nacib hires her as a cook and potential lover. Jealous of the attentions paid to Gabriela by the local menfolk, Nacib decides to marry her, then orders her to dress and behave in a more prudish fashion. But Gabriela can't help straying sexually, and as consequence it is Nacib who is forced to undergo the film's major character transformation. ~ Hal Erickson, Rovi .(5)




Contrastanti le dichiarazioni di Mastroianni in merito. Prima d'iniziare il film, infatti, Marcello comunica ai giornali: «Non prevedo difficoltà a fare questo personaggio: Nacib è arabo, è mediterraneo, quindi molto simile all'italiano. E' semplice, vuole vivere, sopravvivere e amare. Ed io mi sento molto vicino a lui [...]. Ho letto il libro e mi è subito piaciuto, ho letto il soggetto e l'ho trovato ottimo, ho conosciuto Barreto e abbiamo subito simpatizzato. Perché non avrei dovuto accettare? Non ho comunque visto Donna Flor e i suoi due mariti, il film di Barreto presentato anche in Italia, ma tutti lo hanno elogiato».. In seguito, durante una partecipazione televisiva alla trasmissione-contenitore domenicale di RAI 1, Domenica In (edizione 1983-84), a una domanda del conduttore Pippo Baudo su Sonia Braga, l'attore risponde testualmente «È una "cozza" nera!» Sorpreso e convinto che si tratti di una gaffe, Baudo riprende affettuosamente l'attore, magnificando la Braga quale sex-symbol e diva delle tele-novelas, al che Marcello rincara la dose e tentando di riparare, perfeziona la frase in «Beh, è una BELLA cozza nera!»

In seguito alla sua prima distribuzione in Brasile, il film scontenta parecchi critici locali. Il noto quotidiano «O estado de S. Paolo», definisce la pellicola «la grande delusione dell'anno». Lo stesso Jorge Amado, dopo aver assistito alla proiezione, elogia simpaticamente gli attori e pronostica un grosso successo di pubblico, ma critica altresì il fatto che il personaggio interpretato da Mastroianni, il turco Nacib, sia stato trasformato in un italiano. I giornali locali aggiungono che «gli attori non hanno colpa del fallimento». Per «O Globo» sono inoltre eccessive le scene d'erotismo. Secondo i critici brasiliani il film è costato tre milioni di dollari; il solo Mastroianni avrebbe percepito 600.000 dollari .(6)

CITAS:

1.- http://www.filmaffinity.com/es/film788797.html

2.- http://it.wikipedia.org/wiki/Gabriela_(film_1983)

3.- http://cine.estamosrodando.com/filmoteca/gabriela/ficha-tecnica-ampliada/

4.- http://www.spiritualityandpractice.com/films/films.php?id=8864

5.- http://movies.nytimes.com/movie/19093/Gabriela/overview

6.- http://it.wikipedia.org/wiki/Gabriela_(film_1983)

viernes, 6 de septiembre de 2013

DONA FLEUR E SEUS DOIS MARIDOS


 
Doña Flor y sus dos maridos




TÍTULO ORIGINAL
Dona Flor e Seus Dois Maridos
AÑO
1976
DURACIÓN

110 min.
PAÍS Brasil
DIRECTOR
GUIÓN
Bruno Barreto, Jorge Amado
MÚSICA
Chico Buarque de Hollanda, Francis Hime
FOTOGRAFÍA
Murilo Salles
REPARTO
PRODUCTORA
Carnaval Unifilm / Coline / Companhia Cinematográfica Serrador
PREMIOS
1978: Globos de oro: Nominada Mejor película extranjera
GÉNERO




SINOPSIS

Nos encontramos en el pueblito brasileño Bahia, en los años veinte. La bella Floripides Guimaraes, más conocida como Doña Flor, está casada con el pícaro y mujeriego Valdomiro Santos Guimaraes, alias Vadinho. Si bien su marido es un irresponsable apostador y juerguista, Doña Flor se siente compensada con la ardiente vida sexual que le da su forajido esposo. Cuando, debido a la agitada vida que lleva, Vadinho muera de un infarto en pleno carnaval, Doña Flor sentirá que su vida (sexual) ha quedado vacía. La solitaria viuda acepta casarse con el respetable y pulcro Dr. Teodoro Madureira, un hombre metódico y responsable. Pero, pese a ser un ciudadano modelo, el nuevo esposo no logra cubrir el vacío pasional dejado por el ardiente Vadinho. Doña Flor reconoce que su nuevo marido, pese a ser un hombre ejemplar en todo lo demás, nunca le podrá satisfacer en el campo del deseo como su primer marido. Pero, de manera sobrenatural, Doña Flor verá la oportunidad de satisfacer su nostalgia sexual: Vadinho ha regresado al mundo de los vivos, solo visible a los ojos de ella... y dispuesto a saciar los deseos de la apasionada viuda como solo él sabe hacerlo. (FILMAFFINITY)(1)[i]

 


La novela de Jorge Amado “Doña Flor y sus Dos Maridos” es resultado de una historia real ocurrida en la década de 30 en Bahía con una señora que, cuando joven, se casara con un bohemio, jugador y mujeriego, muerto poco después del casamiento. La joven viuda se casa nuevamente con un honesto comerciante portugués, pero algún tiempo después comienza a soñar con el marido muerto, que aparece exigiéndole amor. Pero Doña Flor es una mujer de mucha moral y vive el terrible drama sin saber cómo resolverlo. La viuda eterniza su drama al contarlo a un amigo de Jorge Amado que en la ficción se encarga de resolver el impasse. En la novela el personaje de Doña Flor se entrega a los encantos del marido muerto que, después de saciado, se marcha, y luego se entrega al marido real, encontrando que, si uno es bueno, dos es óptimo. Según Jorge Amado, un libro surge a veces de un acontecimiento, de una frase, de una persona. Así como ocurrió con “Doña Flor y sus Dos Maridos” en l966. El escritor creía que, debido a su moral, Doña Flor no cedería a los encantos do marido muerto. Y fue ese el final que escribió antes de dormir y soñar con el otro final en que ella, finalmente, cede a la tentación. Jorge Amado considera que la enseñanza de la novela es el amor, como factor trascendente a los límites de la muerte. Vadiño, su primer marido, muere cuando sambaba en las calles de Bahía. Tuvo un velorio agitado, realizado en un domingo de carnaval. Parte de los presentes juzgaban a Vadiño como un vagabundo, jugador, gigoló; otra parte lo hallaba un sujeto formidable. Ele era tachado como ángel y demonio, heroe y villano por los presentes que recordaban a Vadiño. Después del entierro, Doña Flor, en el sufrimiento de su viudez, recuerda su vida con el primer marido. Años de sufrimiento, profundo placer, humillaciones, alegría, espera insomne por un marido enviciado en juego y mujeres. Tanto que en su noche de bodas, él se va, cambiando a la esposa por la ruleta y la compañía de su pandilla, el negro Arigof, el compadre Mirandón, el borracho Cazuza Funil, el violinista Carliños, el poeta Godofredo y el cachorro 17. Para conseguir dinero para el juego, él era capaz hasta de pegarle a su propia esposa. Era un hombre totalmente mundano, sin horarios, sin reglas, indisciplinado, que desaparecía de casa por varios días y que, cuando estaba presente, acosaba a las alumnas de cocina de Doña Flor, en la Escuela de Culinaria Saber y Arte, en su residencia. Nótese que en esta escuela había platos deliciosos como guiso de tortuga, recetas para acompañar un velorio, ensopado, cerdo asado entero. Volviendo a Vadiño, paralelamente a sus sinvergüenzuras era un hombre excelente, atento con la esposa, bueno en la cama, del tipo descarado, un verdadero canalla. Era capaz de grandes gestos, como organizar serenatas a la esposa.

A su modo, amaba profundamente a Doña Flor. La viudez de la esposa amada es marcada por el recuerdo de este hombre que la hizo fogosa, ardiente, una mujer de verdad. El primero año de ausencia de Vadiño fue de mucho sufrimiento, pues ella ardía a fuego lento. Cansada de la soledad, decidió casarse nuevamente. El segundo marido era lo inverso del primero. Su nombre era Teodoro Madureira, farmacéutico, respetado, amante de la música clásica, considerado el hombre perfecto por Norma, Dinora y Jacy, vecinas de Flor. Era un marido celoso, casero, cuyo lema era: "Un lugar para cada cosa y cada cosa en su lugar", lema escrito en la pared de su farmacia. Hasta en materia de sexo el susodicho era metódico, solamente miércoles y sábados (con derecho a bis), sin mucho fuego. Al lado del nuevo marido, la vida social de Flor se intensificó. Ella participaba de conferencias de farmacia, ensayos del conjunto Los Hijos de Orfeo, en el cual Teodoro tocaba fagot, en fin, había para ella nuevos ambientes y nuevos conocimientos. Así pasa un año de este casamiento con un marido gentil, cariñoso, fiel y, según la concepción sexual de la esposa, “frío” en la cama. Un año de completa paz, sin gracia y frialdad, después de una aburrida fiesta de conmemoración del primer aniversario de casamiento, al entrar en su cuarto Flor encuentra a Vadiño desnudo en su cama. El fantasma del primer marido no la asustó, pues sentía su falta y era bueno conversar nuevamente con él. Pero Vadiño volvió para algo más. Y dice haber sido evocado por la ex-esposa para eso. Flor se negó a cometer adulterio, incluso con el fantasma de su primer marido, que sólo ella y nadie más podía ver. Vadiño entonces procede a seducirla. Y también vuelve a los casinos, donde utiliza sus “poderes” de muerto, haciendo que sus amigos Mirandón y Arigof ganasen fortunas y quebrasen las bancas de los casinos bahianos jugando el número preferido de Vadiño, el diecisiete. Para Flor, se hace cada más difícil resistir las tentaciones del antiguo esposo, hasta que al fin cede al asedio y se entrega nuevamente. Ella descobrió que era imposible vivir sin uno de los dos. Ella necesitaba de Vadiño y de Teodoro, los dos se complementan en ella, sexo e seguridad. (2)[ii]



 

Crítica: Muy buena comedia fantástica brasileña, basada en la novela homónima de Jorge Amado, correctamente dirigida por Bruno Barreto (quien también tuvo a su cargo el guión).

El film adapta aceptablemente el libro del mismo nombre. Durante la primera mitad de la película, la acción combina la muerte de Vadinho (José Wilker) con flash-backs de su vida con Doña Flor (Sonia Braga), su bella esposa. Conocemos su vida de vago, apostador compulsivo (que robaba lo que su esposa ganaba para gastarlo en el casino), borrachín, fiestero y mujeriego (aunque él asegura que solo ama a su mujer); por otra parte, Doña Flor se siente por momentos infeliz con ese granuja que tiene por esposo, pero pronto olvida y perdona todo ante el irresistible poder de seducción de Vadinho y la manera como él la sumerje en el fuego de la pasión y el deseo en inolvidables noches.

La segunda parte de la cinta muestra, de manera explícita, cuánto extraña Doña Flor a su marido muerto; por más bribón y caradura que fuese, nunca podrá olvidar al amante. Así, acepta casarse con el farmacéutico de Bahia, Teodoro Madureira (Mauro Mendonça), que tiene fama de decente y recto a más no poder. Si bien con este nuevo marido Doña Flor consigue la seguridad y respeto que nunca le dio Vadinho, el buen doctor es una desilusión a la hora de cumplir sus deberes conyugales (no solo fija fechas y horas para el sexo, sino que ni siquiera se quita el pijama).

Vadinho reaparece como una especie de fantasma "corpóreo" (siempre completamente desnudo), pues solo su mujer podrá verlo y sentirlo. Doña Flor, si bien llega a tener apasionado sexo con el fantasma, se resiste a seguirle siendo infiel a su respetable segundo esposo, y contacta a unos brujos para que, mediante conjuros, manden al difunto de regreso al más allá. Pero en la escena culminante, Vadinho aclara que fue la propia Doña Flor quien le "llamó" y que no habría infidelidad alguna, pues tanto Vadinho como Teodoro son sus legítimos esposos. Cada uno le dará lo que el otro no puede (o pudo) darle. Doña Flor finalmente lo entiende, pero ya el hechizo de "regreso" está en marcha... ¿será demasiado tarde?

Este película es considerada, con toda justicia, como uno de los clásicos del cine brasileño, así como el más recordado film de la sensual Sonia Braga. En los años noventa se hizo una miniserie televisiva, ambientada en el Brasil contemporáneo. Pero nada podrá superar la calidad del original, ni hacernos olvidar a Sonia Braga, José Wilker y Mauro Mendonça como los definitivos DOÑA FLOR Y SUS DOS MARIDOS.(3)[iii]

 


El cineasta brasileño Pedro Vasconcelos encarará el desafío de rodar una nueva versión de "Doña Flor y sus dos maridos", que en 1976, bajo la dirección de Bruno Barreto, dio a conocer al mundo toda la sensualidad de la actriz Sonia Braga

"Sabemos que la comparación con el filme original es inevitable", dijo en una entrevista que publica hoy el diario O Globo el actor Marcelo Faría, que en la nueva versión interpretará a "Vadinho", el marido parrandero de Doña Flor que regresa de la muerte una vez que ella se casa por segunda vez. 

La historia, basada en un libro de Jorge Amado, narra la vida de una sensual mujer, cuyo marido muere en medio de una borrachera en pleno Carnaval, pero que se le aparece después de que ella se repone de la pérdida y se casa con Teodoro, un pacato farmacéutico. 

El papel de Doña Flor lo interpretó en la primera versión Sonia Braga, que después de ese filme participó en otras adaptaciones de obras de Amado, como "Gabriela", en la actuó con el italiano Marcelo Mastroianni, y se hizo un lugar entre las estrellas de Hollywood. 

En esa versión, el actor José Wilker le dio vida a "Vadinho", mientras que el honrado y recatado Tedoro fue interpretado por Mauro Mendonca. 

En la versión que dirigirá Vasconcelos, la actriz Vanessa Giácomo encarnará a la sensual Doña Flor, y el papel de Teodoro recaerá en Humberto Martins

Según O Globo, Vasconcelos contará con un presupuesto de 6 millones de reales (unos US$3,5 millones) y comenzará a rodar en noviembre próximo en la ciudad de Salvador, capital del estado de Bahía, que fue también el escenario de la primera versión.

"Doña Flor y sus maridos" se mantuvo como el filme más taquillero de la historia de Brasil, con 10,7 millones de espectadores, hasta el año 2010, cuando fue superado por "Tropa de Elite 2", que llevó a las salas de cine a cerca de 11 millones de personas.(4)[iv]

 

Ciertamente uno no puede dejar de tildar a Doña Flor y sus Dos Maridos como una película optimista. No sólo por su temática, sino también por haber aparecido en una etapa negra de la historia sudamericana - en donde las dictaduras, las torturas y los desaparecidos estaban por todos lados, pero difícilmente se los podía nombrar -. Es difícil imaginar que en semejante escenario alguien haya aparecido con un relato - tan tonto como simpático - sobre una joven viuda que extraña tanto la pasión de su primer marido que termina por invocarlo para revolcarse con el fantasma de su ex. 

Pero los brasileros tenían ese poder, y lograron atrapar la atención de multitudes, convirtiendo a Doña Flor y sus Dos Maridos en todo un clásico. La gente quería magia y quería humor, y el filme les prometía todo eso, transportando a la audiencia a un paraíso colorinche durante casi dos horas. En algunos lugares el filme estuvo en cartel durante meses, y siempre con funciones agotadas. El boca a boca fue monumental, y las multitudes hacían enormes colas para ver esa delicia cinematográfica de la que todos hablaban.

Es innegable que Doña Flor y sus Dos Maridos tiene su ángel. En una época marcada por el puritanismo, su desfachatez era un bálsamo refrescante. Todo pasa por José Wilker, el que absorbe el filme en todas las escenas en las que aparece. Ok, está Sonia Braga, que es una buena actriz y no tiene el menor problema en desnudarse cada vez que le chistan, pero lo suyo aquí es secundario. Quizás se haya ganado el estrellato por su piel café, sus labios hiperrojos y sus gruesas cejas negras, lo que le da un encanto latino similar a Carmen Miranda o Frida Kahlo; pero también es cierto que demoraría 10 años más en llegar a Hollywood para capitalizar el éxito del filme ... y posiblemente lo haya hecho como la novedad exótica del momento.

Debo admitir que me llevé cierta decepción con la película. Toda la situación fantástica de marras - que fué lo que me inclinó a incluirla en este portal - recién surge en los últimos 15 minutos de la película, y ni siquiera está demasiado desarrollada. Por contra, hay situaciones del filme que se hacen eternas. He aquí una película a la que le sobra media hora con facilidad, y se nota. Hay una continua repetitividad de las acciones - Vadinho es mujeriego, es mujeriego, es mujeriego; Vadinho va a jugarse todo a la ruleta, a la ruleta, a la ruleta; etc, etc, etc - que a veces cansa. Es cierto que el personaje es la piel de Judas y tiene su encanto, pero tampoco el racconto repetitivo de sus excesos termina por aportar algo más substancioso a su perfil de lo que ya conocemos. 

Este tipo sí que es un auténtico tiro al aire: estafador, apostador, mujeriego, borrachin, golpeador, que vive la joda loca y sólo es fiel a sí mismo. Está casado con una mujer abnegada y trabajadora, quizás por la necesidad de tener a alguien normal a su lado para tener algún asidero en el mundo y, de paso, poder explotarlo financieramente. Hay algún que otro detalle que, si bien no redime a Vadinho, al menos le da un matiz menos detestable: cuando se excede, pide perdón y arma ostentosas fiestas para agasajar a Flor; y su pasión por esta mujer es ardiente y auténtica.
Pero el amor es ciego y sólo el destino - con la muerte del desquiciado egoista - terminará por tomar una decisión que Flor debería haber tomado hace años. Y, aún en la paz y la normalidad, el recuerdo de esas noches de pasión asaltan y torturan a la ardiente viudita... quien se ha involucrado con el tipo más pasmado de todo el pueblo.

Si hay una moraleja en todo esto, es que lo perverso tiene su gracia y termina ponerle a sal a nuestra existencia. Lo de Flor es como una especie de versión brasilera del Fausto, en donde el cumplimiento del contrato es tan torturante como intenso, y resulta mucho más satisfactorio que una aburrida y rutinaria vida normal

Doña Flor y sus Dos Maridos es una película simpática y algo lenta. Quizás uno se ha acostumbrado a otros ritmos cinematográficos con el paso de los años, y por ello obtiene esa sensación de morosidad. La anécdota del título llega tarde, dura demasiado poco y está a medio cocinar, cuando uno esperaba que el filme empezara realmente a partir de allí.(5)[v]





Donna Flor e i suoi due mariti è un film brasiliano del 1976, diretto da Bruno Barreto e basato sull'omonimo romanzo di Jorge Amado. Nel corso degli anni è diventata l'opera cinematografica di maggior successo e di maggior incasso nella storia del cinema brasiliano, almeno sino al 2010, quando i suoi incassi vengono superati da un'altra pellicola locale, Tropa de Elite 2 – Il nemico ora è un altro.

 Trama
Dona Florípides (detta Flor) Guimarães è una tranquilla donna borghese, benestante, insegnante di arte culinaria. Ciò che forse sembra stonare è il marito, Valdomiro Santos, detto Vadinho, che ha davvero un sacco di difetti: sperpera il denaro della moglie nel gioco d'azzardo, la lascia sola anche per alcuni giorni, tornando a casa ubriaco, senza quattrini e a volte pure senza vestiti, frequenta tutte le case di piacere di Bahia e ci prova persino con le allieve della scuola di cucina della moglie. Ciò nonostante, Flor ama Vadinho, che ha risvegliato in lei la "sgualdrina" che in fondo la donna covava nel suo intimo. Quando il marito muore improvvisamente nel corso del Carnevale di Bahia, la vedova trascorre un doveroso periodo di sincero lutto; poi, bisognosa di un uomo, sposa l'insignificante farmacista dr. Teodoro Madureira. Questi non la soddisfa sessualmente e la donna, che ricorda nostalgicamente i focosi amplessi con il "suo" Vadinho, ricorre a una fattucchiera che le restituisce il defunto, simpatico mascalzone, il quale le rimarrà al fianco come fantasma (apparendole sempre completamente nudo) notte e giorno, invisibile a tutti fuor che all'appassionata Flor.

Le location
Il film è girato quasi completamente nel centro storico di Salvador de Bahia (nome completo: São Salvador da Bahia de Todos os Santos), in particolare nel noto quartiere Pelourinho. La chiesa del finale, dalla quale esce Dona Flor a braccetto con il marito attuale e con l'ex-marito fantasma Vadinho (nudo anche in quest'occasione!), è precisamente la Igreja de Nossa Senhora do Rosário dos Pretos, situata nella Rua Luis Viana Filho, che conduce dal citato Pelourinho, a largo do Carmo, porta d’ingresso al quartiere di Sant’Antonio.

L'edizione italiana
Dopo essere stata presentata al Festival Cinematografico di Taormina del 1977, in Italia la pellicola viene distribuita regolarmente solo alla fine di febbraio del 1978. Quanto al mercato home-video italiano, ricordiamo alcune edizioni in VHS (Columbia, Fonit Cetra); il film è infine uscito, nel 2010, in una edizione in DVD per l'etichetta StormVideo/Mondo Home Entertainment.[vi]



Sônia Braga

Sônia Maria Campos Braga (n. Maringá, Estado de Paraná, Brasil; 8 de junio de 1950), actriz brasileña más conocida por Sonia Braga.

Biografía

Nació en Maringá, Estado de Paraná, Brasil, el 8 de junio de 1950. Empezó su carrera de actriz a los 14 años en la televisión de Brasil, a los 17 se introdujo en el mundo del teatro y a los 19 ya rodaba su primera película. Su primer éxito internacional, después ya de ser considerada en su país como una de las más grandes actrices, fue Doña Flor y sus dos maridos. Tras protagonizar una adaptación cinematográfica de una novela de Amado a cargo de Barreto, se trasladó a Hollywood donde participó, entre otras, en la película El beso de la mujer araña (1985), de Héctor Babenco, por cuya interpretación fue nominada a los Globos de Oro. Sonia Braga fue el primer brasileño a presentar una categoría en los Oscar, a los 36 años en 1987. La actriz, que saltó a la fama mundial por su trabajo en El beso de la mujer araña (1985), fue anunciada por Goldie Hawn como una de las actrices más glamourosas del mundo, antes de salir al escenario junto a estrellas Michael Douglas, quien anunció la indicó al mejor cortometraje.(6)[vii]

(a)     Filmografía

Apariciones en TV:
 


CITAS:


[i] http://www.filmaffinity.com/es/film303823.html
[iii] http://www.quintadimension.com/zonacritica/Txt/169.shtml
[iv] http://www.latercera.com/noticia/cultura/2012/02/1453-428949-9-cineasta-brasileno-rodara-nueva-version-de-dona-flor-y-sus-dos-maridos.shtml
[v] http://www.sssm.com.ar/arlequin/dona-flor.html
[vii] http://es.wikipedia.org/wiki/S%C3%B4nia_Braga

jueves, 29 de agosto de 2013

JUNGLE FEVER



Título Jungle Fever , Fiebre salvaje

Dirección   Spike Lee

Producción  Spike Lee


Guión  Spike Lee


Música  Stevie Wonder


Fotografía   Ernest Dickerson


Montaje  Samuel D. Pollard


País(es)    Estados Unidos

Año   1991


Género  Drama


Duración 132 minutos

Clasificación R (EE. UU.)


Idioma(s)   Inglés

Distribución Universal Pictures


Fiebre de Jungla es una película estadounidense de 1991, del género drama, dirigida por Spike Lee y protagonizada por Wesley Snipes y Annabella Sciorra. Es el quinto largometraje de Lee como director.





Argumento

La historia se centra en el romance interracial entre un exitoso arquitecto afroamericano casado, Flipper Purify (Wesley Snipes), y una mujer italoamericana, Angie Tucci (Annabella Sciorra). Ambos se conocen en una firma arquitectónica de Nueva York donde Flipper trabaja y Angie es contratada temporalmente como secretaria. Como resultado de su relación, ambos sufren una intensa presión por parte de sus amigos y familiares. El título de la película se refiere a la atracción sexual entre caucásicos y afroamericanos. Una subtrama sigue los problemas de Gator (Samuel L. Jackson), el hermano de Flipper, un adicto al crack. (1)

Reparto y personajes

Reparto

Actor Personaje

Wesley Snipes         Flipper Purify

Annabella Sciorra   Angie Tucci

Spike Lee              Cyrus

Ossie Davis          The Reverend Doctor Purify

Ruby Dee           Lucinda Purify

Samuel L. Jackson   Gator Purify

Lonette McKee    Drew

John Turturro     Paulie Carbone

Frank Vincent    Mike Tucci

Anthony Quinn    Lou Carbone

Halle Berry       Vivian

Tyra Ferrell       Orin Goode

Veronica Webb   Vera

David Dundara   Charlie Tucci

Michael Imperioli    James Tucci

Nicholas Turturro   Vinny

Michael Badalucco   Frankie Botz

Debi Mazar  Denise

Gina Mastrogia   Louise

Tim Robbins      Jerry

Brad Dourif      Leslie

Theresa Randle  Inez

Miguel Sandoval   Oficial Ponte

Charlie Murphy  Livin' Large

Doug E. Doug  Amigo de Livin' Large

Queen Latifah    LaShawn



 Plot

Before the opening credits begin, a dedication to Yusuf Hawkins is shown, who was killed on August 23, 1989, in Bensonhurst, New York, by neighborhood folk who believed the youth was involved with a white girl in the neighborhood, though he was actually in the neighborhood to inquire about a used car for sale in the area.

Flipper Purify (Wesley Snipes) is a successful, married black American man who works at an architectural firm in New York City. One day, a white woman named Angela "Angie" Tucci (Annabella Sciorra) is hired as a temporary secretary at the place. Flipper complains to his partners Jerry (Tim Robbins) and Leslie (Brad Dourif) about wanting an African American secretary; they tell him that they want "the best human being for the job."

When Flipper returns to his Harlem home after visiting his friend Cyrus (Spike Lee), he tells his wife Drew (Lonette McKee) about his promotion. Drew tells him to be prepared if his promotion is declined, but Flipper tells her not to worry. Meanwhile, Angie returns to her Bensonhurst home, and cooks dinner for her father Mike (Frank Vincent) and her two brothers Charlie (David Dundara) and Jimmy (Michael Imperioli). Her boyfriend Paulie Carbone (John Turturro) arrives and takes her out on a date.

One night, Flipper and Angie are working late at the firm, and they start to have a conversation about cooking. They have dinner in his office that night and at least another time which leads them to have sex on a desk. The next day, Flipper does not say anything when he is walking his daughter to school. Later, at the office, he tells Jerry and Leslie that he wanted to be partner at the firm. After his offer is declined, he abruptly quits his job. Later that night at the park, Flipper admits his infidelity to Cyrus, who tells him the affair is problematic not only because his mistress is white, but also because she is Italian and from Bensonhurst. Then, Flipper's brother Gator (Samuel L. Jackson) shows up with his girlfriend Vivian (Halle Berry). He asks Flipper for some money so he can feed his crack habit. Flipper initially refuses, but gives in eventually. Meanwhile, Angie tells her girlfriends that she is seeing Flipper, shocking them when she tells them he is African American. She then tells them not to tell anybody.

The next evening Flipper and Angela are ignored by the staff at a restaurant. He complains to a waitress (Queen Latifah) about not being served; she in turn berates him for dating a white woman. Later, the rumors about them surface when Flipper comes home and sees a furious Drew throwing his things out of the window, forcing him to move back in with his mother Lucinda (Ruby Dee), and his father, the Good Reverend Doctor (Ossie Davis). Later that night, he confronts Cyrus for betraying his trust. Cyrus admitted he told his wife Vera (Veronica Webb), but did not know she told Drew. Flipper insults Vera, causing a rift in his friendship with Cyrus.

The next day, Flipper tries to make things up to Drew by bringing her flowers at work, which she proceeds to refuse. Meanwhile, Angie ends her relationship with Paulie. His father Lou (Anthony Quinn) finds Paulie in the bathroom and consoles him. When Angie returns home, a livid Mike violently beats her for dating a black man and throws her out of the house. Flipper and Angie move in to an apartment together, where they subsequently encounter social problems including a failed dinner with Flipper's parents, and another problem when they are walking down the street, they joke around and Flipper forces himself onto her, the police show up thinking he is raping her, she tells them that he is her boyfriend and threatens to have their badges. Flipper yells at her and does not want anyone else to know. Paulie attempts to start a similar relationship with an African American woman called Orin Goode (Tyra Ferrell), but encounters problems of his own.

Lucinda has Flipper come over and informs him that Gator has taken the television. She wants him to try and get it back before the Good Reverend Doctor comes home, so Flipper goes out to find Gator. Flipper finds Gator at a crack house, where he and Vivian are smoking the drug. Gator tells Flipper that he pawned the TV to get money for the crack. Flipper slaps Vivian in the face and tells Gator that their mother is crying over him; Gator does not appear to care. Flipper tells him that he is cutting him off for good and leaves. Eventually, issues surrounding Flipper and Angie strain the relationship so much so that they break up. Orin accepts Paulie's offer to take her on a date. But when he tells his father he is going on a date with an African American, his father disowns him. On the way to meet with Orin he gets into a fight but still heads to her house. One night, Gator storms into his parents' house while the Reverend is away, demanding money from Lucinda while trashing the house. The Reverend arrives and threatens to shoot him if he does not leave. Gator refuses to leave, antagonizing and mocking his father. The Reverend tells Gator he is better off dead and regretfully shoots him in the stomach. Gator dies in his screaming mother's arms.

Flipper attempts to reconcile with Drew. After having sex with her, Drew, still hurt, tells him it is best for him to leave. While walking down a street, Flipper passes by a prostitute who offers to perform fellatio for two dollars. Flipper, in response, hugs her and screams "No!" out to the heavens. (2)



Recién acabo de descubrir a Spike Lee, y debo decir que lo que hasta el momento le he visto ha causado muy buena impresión en mí. “Jungle Fever” es su quinto largometraje, y el tercero que yo veo completo.

La constante hasta ahorita ha sido un guión fuerte, honesto y crudo (aunque a veces con algunos toques de ingenuidad), excelentes actuaciones por grandes actores, temáticas raciales y una puesta en escena a veces un poco descuidada, como si Lee tuviera prisa por contar estas historias, llevarlas a la gente, sin preocuparse demasiado por aspectos como la dirección de arte, vestuarios y demás, el cual aprovecha para hacer referencias personales (especie de “bromas locales”), en vez de buscar una estética.

El elenco está conformado por Wesley Snipes, Anabella Sciorra, Samuel L. Jackson, Halle Berry (quien, según cuentan, no se bañó durante dos semanas para “prepararse” para su papel), John Turturro, Queen Latifah en su primer papel en cine, Anthony Quinn, Ossie Davis y, por supuesto, el mismo director. Jackson lo hace muy bien, al igual que Snipes, pero en realidad nadie desentona, pues están bien dirigidos.

La trama presenta una historia de amor o atracción entre personas de diferentes razas, mientras tocando temáticas como la infidelidad, las responsabilidades, los caprichos, las adicciones, la familia y demás aspectos sociales. A pesar de que se podría pensar en una versión adaptada de la clásica historia de Shakespeare, los personajes de Lee están muy lejos de caer en el cliché Romeo-y-Julieta. No, los personajes de Lee están sacados de la realidad, se sienten tan normales, comunes y cercanos, y todo esto a pesar de que en mi vida he conocido a pocos estadounidenses de raza negra. (3)


Sinopsis

Fliper Purify, un joven arquitecto de raza negra, comienza a salir con su secretaria, una chica blanca de origen italiano que tiene que cuidar de su padre. También Fliper tiene que atender a su hermano, un drogadicto. Ambos deciden confesar a sus respectivas familias que se han enamorado: la mujer de Flipper lo echa de casa y le prohíbe ver a su hija. Por su parte, el padre de Ángela, católico y racista, le pega una paliza y también la echa de casa (FILMAFFINITY)

Premios

1991: 2 premios en el Festival de Cannes: Actor sec. (L. Jackson), Premio del jurado ecuménico 1991: Círculo de críticos de Nueva York: Actor secundario (Samuel L. Jackson)

Críticas

• "Romance interracial que levantó polémica y consagró a Spike Lee como uno de los directores de su generación a tener en cuenta. Excelente reparto para una historia urbana muy interesante"

Pablo Kurt: FILMAFFINITY (4)


 

 Spike Lee

Shelton Jackson Lee (Atlanta, 20 de marzo de 1957), más conocido como Spike Lee, es un director de cine, guionista, productor y actor estadounidense. Entre sus películas destacan La última noche (25th hour) (2002), Malcolm X (1992) y Do the Right Thing (Haz lo correcto en Latinoamérica, Haz lo que debas en España). También es un reconocido documentalista y enseña cine en la Universidad de Nueva York. Es fiel seguidor de los New York Knicks de la NBA donde son famosos sus piques con las estrellas rivales como Reggie Miller, Paul Pierce o Lebron James

Biografía

Nacido en Atlanta, Georgia, su familia se mudó a Brooklyn, Nueva York cuando aún era muy joven. Desarrolló sus cualidades para el cine en el Morehouse College de Atlanta y en la Tisch School of the Arts de la New York University, graduándose en 1982.

El en el año 1991 demandó a The Nashville Network (TNN) cuando ésta pasó a llamarse Spike TV, Lee perdió la demanda y el canal pudo cambiar de nombre, aunque actualmente el canal se llama únicamente 'Spike' Spike TV.

Es conocida su simpatía hacia el nacionalismo negro y los movimientos de resistencia. Su productora "40 Acres & A Mule" lleva ese nombre recordando que, tras la supresión de la esclavitud al final de la Guerra de Secesión en 1865, en Georgia se tomó la decisión de distribur lotes de 40 acres de tierra (160,000 m2) y una mula a algunos de los antiguos esclavos negros.

Filmografía selecta

• Old Boy (2013) (Director)

• Bad 25 (2012) (Director)

• Red hook Summer (2012) (executive producer)

• Da Brick TV Movie (2011) (executive producer)

• Brooklyn Loves Michael Jackson (2010) (Director)

• Kobe Doin' Work (2009) (Director)

• Miracle at St. Anna (2008) (Director)

• Plan oculto o Plan Perfecto (2006) (Director)

• She Hate Me (2004) (Director y guionista)

• La última noche (25th hour) (2003) (Director)

• Amor y baloncesto (2000) (Director)

• Bamboozled (2000) (Director y guionista)

• The Original Kings of Comedy (2000) (Director)

• Summer of Sam (1999) (Director, guionista y actor)

• He Got Game ("El juego sagrado" en Latinoamérica, "Una mala jugada" en España) (1998) (Director y guionista)

• Get on the Bus (La marcha del millón de hombres) (1996) (Director)

• Girl 6 (1996) (Director y actor)

• Clockers (1995) (Director y actor)

• Crooklyn (1994) (Director, guionista y actor)

• Escuadrón de secuestros (1994) (Actor)

• Cosas de la vida (videoclip de Eros Ramazzotti) (1993) (Director)

• Malcolm X (1992) (Director y actor)

• Fiebre salvaje (1991) (Director, guionista y actor)

• Mo' Better Blues ("Mejores blues y más" en Latinoamérica, "Cuanto más, mejor" en España) (1990) (Director y actor)

• Do the Right Thing ("Haz lo correcto" en Latinoamérica, "Haz lo que debas" en España) (1989) (Director, guionista y actor)

• Aulas turbulentas (1988) (Director, guionista y actor)

• Nola Darling (1986) (Director, guionista y actor) (5)


citas:

1.- http://es.wikipedia.org/w/index.php?title=Jungle_Fever&oldid=68439285


2.- http://en.wikipedia.org/wiki/Jungle_Fever

3.- http://365diasdecine.com/tag/1991/

4.- http://www.filmaffinity.com/es/film715705.html

5.- http://es.wikipedia.org/wiki/Spike_Lee

6.- http://www.rottentomatoes.com/m/jungle_fever/